Ricetta Elettronica Dematerializzata: Innovazione, Dubbi e Transizione



La digitalizzazione del sistema sanitario italiano sta portando in primo piano la ricetta elettronica dematerializzata (RED), una novità che promette di semplificare la gestione delle prescrizioni mediche. Se da un lato si evidenziano vantaggi in termini di tracciabilità, riduzione degli errori e sostenibilità, dall’altro emergono dubbi e criticità, soprattutto per quanto riguarda la transizione dalla tradizionale ricetta cartacea – comunemente detta “ricetta bianca” – al nuovo formato digitale.

Cos’è la Ricetta Elettronica Dematerializzata?

La ricetta elettronica dematerializzata sostituisce il tradizionale modulo cartaceo con una prescrizione gestita interamente in formato digitale.

Il processo di emissione è semplice: Il medico registra la prescrizione sul Sistema Tessera Sanitaria (STS) e, contestualmente, viene generato un Numero di Ricetta Elettronica (NRE) univoco, che permette di monitorare ogni passaggio della prescrizione dalla generazione all’erogazione in farmacia. Cosi' facendo, il paziente riceve un promemoria digitale – tramite SMS, e-mail o app dedicata – che contiene il codice della ricetta, e, munito della tessera sanitaria, può recarsi in farmacia per ottenere il farmaco prescritto.

I vantaggi della RED

  1. Uno dei principali vantaggi è ovviamente la tracciabilità: ogni passaggio della ricetta è registrato digitalmente, riducendo il rischio di errori, frodi o smarrimenti.
  2. La RED comporta anche un sostanziale risparmio di tempo, in quanto i pazienti non devono più recarsi in farmacia per la convalida della ricetta cartacea.
  3. Un altro vantaggio è l'integrazione con il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE). Tutte le prescrizioni sono archiviate in un unico luogo digitale, accessibile sia al paziente che ai professionisti sanitari.
  4. Per ultimo, ma non per importanza, è la sostanziale contribuzione al diminuimento dell'impatto ambientale, riducendo l'utilizzo di carta.

Le sfide e i dubbi
Uno degli ostacoli più significativi alla diffusione della RED è il digital divide, ovvero il divario tra chi ha accesso e competenze per utilizzare strumenti digitali e chi no.

Non tutti i pazienti, soprattutto gli anziani – per i quali i dati ISTAT indicano che circa il 30% degli over 65 non ha mai usato Internet – sono pronti a utilizzare strumenti digitali per ricevere le prescrizioni. Per loro, la ricetta bianca è spesso l’unica opzione praticabile, la quale rimarrà comunque sempre disponibile, anche se scoraggiata.

Inoltre, la completa adozione della RED richiederà tempo, e la ricetta bianca continuerà a essere utilizzata per diversi motivi:

  • Contesti non digitalizzati: non tutte le strutture sanitarie e farmacie sono ancora pronte per gestire esclusivamente ricette elettroniche.
  • Farmaci non rimborsabili: alcuni farmaci o dispositivi medici non coperti dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN) richiedono ancora la ricetta cartacea.
  • Emergenze: in caso di problemi tecnici o situazioni particolari, la ricetta bianca rappresenta una soluzione immediata e affidabile.
  • Privacy e protezione dei dati: Mentre la modalità digitale (RED) offre avanzati sistemi di crittografia e controlli di accesso conformi al GDPR, essa espone comunque i dati a rischi informatici: la ricetta bianca invece, mantiene i dati in un ambiente offline che riduce il rischio di esposizione digitale.

La Ricetta Bianca e il Passaggio Graduale

La tradizionale “ricetta bianca” – utilizzata per i farmaci a carico del cittadino – continuerà ad essere uno strumento fondamentale durante la fase di transizione. Le autorità, inclusi il Ministero dell'Economia e delle Finanze, Sogei, il Ministero della Salute e AIFA, hanno previsto un periodo transitorio in cui le farmacie continueranno ad accettare le prescrizioni cartacee per evitare disagi ai cittadini.

L'obiettivo finale è quello di completare la transizione al sistema digitale entro la fine del 2025, una volta superate eventuali criticità tecniche e organizzative.

Il Supporto di OptiGest Cloud nella Transizione Digitale

OptiGest Cloud sarà partner nella transizione digitale, supportando i medici con una soluzione completamente conforme alle normative vigenti e garantendo un'esperienza utente eccezionale, fluida e senza interruzioni.

OptiGest Cloud è infatti sviluppato in conformità agli standard tecnici e di sicurezza imposti dalle normative sanitarie (come quelle definite dal Ministero della Salute e Sogei). Questo significa che, quando verranno attivati i sistemi di prescrizione elettronica a livello nazionale, OptiGest Cloud potrà comunicare agevolmente con questi attraverso API standardizzate e protocolli di scambio dati già allineati con le specifiche richieste.

Pur supportando attualmente solo la ricetta bianca, OptiGest Cloud è in grado di adattarsi a scenari ibridi. Durante il periodo di transizione in cui le prescrizioni cartacee rimarranno operative, OptiGest Cloud permetterà agli studi di mantenere la gestione digitale delle ricette bianche, preparando così il terreno per una migrazione completa al sistema elettronico quando l’intero ecosistema sanitario sarà digitalizzato.

Conclusioni

La transizione verso la ricetta elettronica dematerializzata rappresenta un passo importante per modernizzare il sistema sanitario italiano, migliorando l’efficienza, la sicurezza e la sostenibilità. Tuttavia, il passaggio non è privo di sfide, in particolare per le fasce di popolazione meno abili nel digitale e per le eventuali criticità tecniche. L'approccio graduale – con il mantenimento temporaneo della ricetta cartacea – assicura che la trasformazione avvenga in maniera fluida, senza compromettere l’accesso alle cure.

OptiGest Cloud, grazie alla sua esperienza decennale nella gestione degli studi oculistici, offre soluzioni innovative e flessibili che supportano i professionisti nel navigare con successo questo periodo di cambiamento, garantendo un passaggio sereno verso il futuro della prescrizione medica digitale.




Articoli taggati optigest-cloud

Hai bisogno di ulteriori informazioni? Siamo a tua disposizione.